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martedì 2 aprile 2013

"Raro restare incinta dopo uno stupro". Si, ma nel Medioevo...


Correva l'anno 2012, e in un caldo agosto nello stato del Missouri, un certo Todd Akin, candidato per il partito repubblicano, dichiara: "Raro restare incinta dopo uno stupro". Ovviamente questa affermazione è in contrasto con la scienza moderna, ma al passo con la scienza medievale, anche se il candidato ultraconservatore repubblicano non sembra esserne al corrente!

Premessa

Nel Medio Evo, come scrive lo storico Thomas Laqueur, ci sono stati due diversi punti di vista sulla riproduzione: secondo il modello di Ippocrate, entrambi i genitori producono "semi" (cellule germinali) a partire da particelle che provengono da tutto il loro corpo, un processo chiamato pangenesi. Entrambi i semi maschili e femminili sono necessari per dar vita ad un nuovo individuo.

Una seconda teoria della riproduzione è stata offerta da Aristotele. Per lui, tutto in natura è composto da forma e materia. La forma è ciò che rende una "cosa particolare" quel qualcosa: ad esempio è la "cioccolatezza" che rende il cioccolato... appunto cioccolato! Ma quella forma deve essere espressa nella materia adeguata alla forma: non si può formare una persona dal cioccolato!

Secondo questo modello, l'uomo fornisce la forma e le donne forniscono la materia, gli uomini sono donatori dello sperma e le donne forniscono il sangue mestruale. Bisogna sottolineare che nel mondo aristotelico, il caldo era meglio del freddo. Gli uomini, che hanno avuto il calore per fare semi, erano superiori alle donne, che non avevano tale calore. Perciò le ragazze provenivano da un seme debole, i ragazzi da un seme forte.

E allora?

Nel corso del 12 ° secolo, Ildegarda di Bingen, a capo di un convento nella Renania tedesca, scrittrice e visionaria mistica, ha inoltre ampliato il modello aristotelico di calore: "Quando la donna fa l’amore con un uomo, una sensazione di calore nel suo cervello (ORGASMO ORGASMO ORGASMO!), che porta con sé il piacere dei sensi, comunica il gusto di quel piacere durante l’atto e richiama l’emissione del seme dell’uomo. E quando il seme è caduto al suo posto, il calore violento discende dal cervello, attira a sé il seme e lo trattiene, e subito i suoi organi sessuali si contraggono, e tutte le parti che si aprono facilmente durante il periodo mestruale ora si chiudono, allo stesso modo che un uomo forte può tenere qualcosa racchiuso nel pugno.” Dal 13 ° secolo, in termini giuridici, le donne stuprate e rimaste incinte, non erano state oggetto di violenza.

E tutto questo è durato fino al 19° secolo, quando un giudice dell'Arkansas, in una sentenza definitiva, stabilì che una gravidanza non negava uno stupro!

Oggi giorno tutti sappiamo che la donna non ha il totale controllo sulla sua ovulazione. Perciò il caro signor 
Akin dovrebbe aprire qualche libro di scienze della scuola media prima di spare grosse e grasse CA**ATE!
:-D

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